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OMOFOBIA, LA MANIF POUR TOUS ITALIA: “PER LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE. NESSUNO STRUMENTALIZZI LA TRAGEDIA DI ROMA”
Roma, 28 ottobre 2013
“La Manif Pour Tous Italia si stringe attorno al dolore della famiglia e desidera esprimere le più sentite condoglianze e vicinanza ai genitori di Simone, giovane studente che si è tolto la vita nella notte a Roma.
Auspichiamo che le Istituzioni e le autorità competenti possano fare piena luce su questa tragedia.
La Manif Pour Tous Italia condanna fermamente ogni atto di umiliazione, derisione e violenza nei confronti delle persone con tendenze omosessuali, ricordando che persegue nella sua battaglia antropologica il rispetto delle diversità, e non la discriminazione. Pertanto, continueremo a ribadire l’importanza della libertà d’espressione e a difenderla con ancora più forza nelle piazze, in rete, sui social network.
E’ importante non strumentalizzare quanto accaduto. Dopo questa tragedia, e in un momento così delicato, chiunque griderà alla corsa verso leggi inique e lesive della libertà di espressione non farà altro che nascondere un problema, creandone uno nuovo, altrettanto pericoloso”.
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PARLAMENTO EUROPEO: OFFENSIVA GENDER E FILIAZIONE FASULLA!
PARLAMENTO EUROPEO: OFFENSIVA GENDER E FILIAZIONE FASULLA!
La Manif Pour Tous Italia esprime la propria allarmata opposizione alla proposta di Risoluzione che il Parlamento Europeo discuterà martedì 22 ottobre 2013, la quale intende garantire l’accesso alle tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita, in tutta l’Unione, a qualunque coppia lesbica o donna single; la proposta incoraggia la più ampia e positiva accoglienza dell’ideologia gender, perché possa finalmente scardinarsi l’ordinamento sociale maturato nel corso dei millenni intorno alla famiglia. Un ordinamento, secondo questa ideologia, essenzialmente “discriminatorio”.
Una Risoluzione ufficiale del Parlamento UE sarebbe un atto di mero indirizzo politico; è tuttavia assai frequente che la Commissione UE, recependone il contenuto, lo rifondi a sua volta in una Direttiva o un Regolamento, atti che per loro natura sono invece in grado di vincolare giuridicamente le legislazioni di tutti gli Stati dell’Unione verso i fini in essi espressi. Fondato ed elevatissimo, dunque, l’allarme per la libertà della nostra democrazia.
NO ALL’INDOTTRINAMENTO PRO “GENDER” NELLE NOSTRE SCUOLE!
Con totale disprezzo del diritto all’educazione morale di bambini e adolescenti da parte esclusiva delle loro famiglie, la proposta immagina una massiccia presenza di corsi scolastici fondati sulla riscrittura dell’educazione sessuale in chiave gender e, dunque, sul presupposto di quel concetto vago, indefinito e antiscientifico della cosiddetta identità di genere, tale per cui le attribuzioni di “maschio” e “femmina” sarebbero convenzioni sociali artificiali che devono essere smantellate per far luogo a quella identità che l’individuo vorrà assumere (nel tempo) secondo proprie esclusive prerogative psico-attitudinali.
Contro questo tentativo La Manif Pour Tous Italia – ribadendo in primis il diritto esclusivo della famiglia all’educazione morale ed antropologica dei propri figli – riafferma convintamente che l’unica educazione sessuale responsabile e veritiera si fonda sul riconoscimento della differenza tra maschio e femmina sulla loro complementarietà.
I genitori vengono gravemente privati – dalla proposta di Risoluzione – dei loro diritti naturali, così come riconosciuti e sanciti anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 26), per cui “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli”. La proposta di risoluzione li degrada e li confina invece al rango di semplici consulenti, tra i tanti di cui la società dispone, depotenziando così l’ossatura naturale della famiglia e ciò su cui innanzitutto essa si edifica: il ruolo decisivo di primi educatori del padre e della madre. Il carattere obbligatorio di questa sfrenata dis-educazione sessuale e antropologica dei bambini travalica il contesto scolastico e pretende di dettar legge anche in quello familiare, mettendo in discussione il principio cardine della potestà genitoriale.
NO ALLA “PRODUZIONE” DI FIGLI DELIBERATAMENTE ORFANI DI PADRE! – NO ALLE MISTIFICAZIONI SULLA PROCREAZIONE DI FIGLI! – PRECEDENZA ASSOLUTA AI DIRITTI DEI BAMBINI!
Secondo una farsesca e fumosa applicazione del principio di non discriminazione, la proposta di risoluzione vorrebbe assicurare la “procreazione per tutti”, permettendo anche alle “donne single e lesbiche di beneficiare di trattamenti di fertilità e di servizi di procreazione medicalmente assistita”.
La Manif Pour Tous Italia denuncia in proposito l’intensa pressione esercitata in questo ambito presso le istituzioni europee dalle lobby gender affinché, una volta in vigore una nuova normativa europea generale, decadano automaticamente i vincoli e i limiti imposti, quanto alla fecondazione artificiale, dai singoli ordinamenti nazionali; la legge italiana, che per l’accesso a questa pratica fissa i requisiti della diversità di genere di una coppia di coniugi o conviventi, impossibilitata alla fecondazione naturale a causa di infertilità o altre patologie, sarebbe quindi completamente riscritta in chiave permissivista.
L’unico barlume di ragionevolezza della proposta rimane nel rigetto delle pratiche di maternità surrogata, cioè la possibilità per coppie gay o per uomini single di “affittare” l’apparato riproduttivo di una donna per “avere un figlio”.
È fondato e prossimo il pericolo che la libertà educativa delle famiglie italiane venga soppiantata dall’indottrinamento gender dei loro figli nelle scuole; è fondato e prossimo il pericolo che le figure genitoriali vengano private dei loro diritti naturali di primi educatori morali dei loro figli; è fondato e prossimo, infine, il pericolo di una nuova generazione di figli senza famiglia, anche in Italia. Per questi motivi, La Manif Pour Tous Italia invita ciascuno ad un gesto di responsabilità, scrivendo ai parlamentari italiani eletti al Parlamento Europeo affinchè si adoperino per respingere una simile, nefasta proposta di risoluzione.
LMPT Italia
L’Associazione La Manif Pour Tous - Italia, nasce in stretto legame con l’omonima associazione francese, con lo scopo di mobilitare i cittadini italiani di tutte le confessioni religiose, politiche e culturali e risvegliarne le coscienze in merito alle problematiche riguardanti le recenti proposte di legge su omofobia e transfobia, teoria del gender, matrimoni e adozioni a coppie omosessuali. Il suo scopo è garantire la libertà di espressione, preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto del bambino ad avere un padre ed una madre.
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Comunicato Stampa 6.VIII.2013
COMUNICATO STAMPA
La Manif Pour Tous Italia:
Manifestazione “La libertà non va in vacanza”
Roma, 5 Agosto 2013. Più di 400 i manifestanti presenti ieri, in Piazza di Pietra, a due passi da Montecitorio. Nonostante il periodo estivo, hanno partecipato molte famiglie, bambini, ragazzi e ragazze di ogni età. L’obiettivo della manifestazione era quello di informare i cittadini sulla proposta di legge Scalfarotto-Leone “Contro l’omofobia e la transfobia” discussa in contemporanea alla Camera dei Deputati; una vera e propria “legge bavaglio” che, se approvata, impedirebbe nei fatti ad associazioni e liberi cittadini di opporsi in modo civile e argomentato a provvedimenti riguardanti il matrimonio omosessuale e l’adozione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Chi sostenesse l’unicità della famiglia quale unione naturale tra un uomo e una donna potrebbe essere accusato di omofobia ed essere punito con la reclusione.
“La nostra opposizione a questa legge – ha dichiarato Gianfranco Pillepich, portavoce de La Manif Pour Tous Italia – si unisce alla altrettanto ferma contrarietà e condanna a qualsiasi atto di umiliazione, derisione e violenza fisica o verbale nei confronti di persone con tendenze omosessuali. Inoltre, vogliamo che venga garantito il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre naturali, entrambi necessari per un sano e completo sviluppo della loro personalità”
La Manif Pour Tous Italia, organizzatrice della manifestazione, nasce da un movimento spontaneo apolitico ed aconfessionale che, in stretto legame con La Manif Pour Tous francese, si prefigge come scopo di informare i cittadini delle proposte di legge che un Governo non eletto dagli Italiani sta imponendo.
Durante la manifestazione è stata letta la lettera che Eliseo Del Deserto, un giovane blogger omosessuale, ha indirizzato al Presidente del Consiglio Enrico Letta esprimendo le sue perplessità sull’utilità di questa legge, in un momento in cui il nostro Paese sta attraversando una grave crisi socio-economica che incide sulla vita di tutti gli italiani.
“La Manif Pour Tous Italia- ha aggiunto Pillepich – è nata, e lo affermiamo oggi in maniera simbolica a due passi dal Parlamento, affinché i Parlamentari che sostengono questa legge, capiscano che il popolo italiano è contrario alla violazione della dignità di ogni essere umano così come alla privazione della libertà di pensiero. Non è stato rilasciato al governo nessun assegno in bianco per trasformare profondamente la nostra società senza chiedere il permesso ai cittadini italiani”.
L’evento si è concluso lanciando l’appuntamento di Settembre con una grande manifestazione in occasione del voto in Parlamento della proposta di legge Scalfarotto-Leone “Contro l’omofobia e la transfobia”.
IL COMITATO DIRETTIVO
La Manif Pour Tous Italia
Comunicato Stampa 5.VIII.2013
COMUNICATO STAMPA
Manifestazione per la libertà di pensiero e di espressione. Piazza di Pietra, Lunedì 5 Agosto 19-21
Prosegue la mobilitazione per difendere la famiglia e la libertà di espressione.
Dopo il grande risultato della “veglia” contro la proposta di legge sull’omofobia e la transfobia del 25 Luglio a Montecitorio, proseguono le iniziative della Manif Pour Tous Italia per tutelare la libertà di pensiero e di opinione (art. 21 della Costituzione).
Lunedì 5 agosto dalle ore 19 alle ore 21 presso Piazza di Pietra in occasione della discussione gene- rale sulla legge Scalfarotto (PD) e Leone (PDL), come integrazione alla Legge Mancino Reale, alla Camera dei Deputati si svolgerà manifestazione per la libertà di espressione. Durante la manife- stazione sarà letta e discussa la proposta di legge Scalfarotto e ne saranno evidenziati gli aspetti negativi. Sono previsti degli intervalli musicali ed uno spazio ricreativo per i bambini.
Alla ferma condanna per ogni forma di umiliazione nei confronti delle persone omosessuali, uniamo la totale contrarietà per quella che si configura come l’istituzione di un vero e proprio reato d’opinione.
Una “legge bavaglio” che, se approvata, impedirebbe nei fatti ad associazioni e liberi cittadini di op- porsi in modo civile e argomentato a provvedimenti riguardanti matrimonio omosessuale e ado- zione di figli da parte di coppie dello stesso sesso. Chi sostenesse l’unicità della famiglia quale unione naturale tra un uomo e una donna, potrebbe essere accusato di omofobia, finire in carcere ed essere costretto alla rieducazione in perfetto stile da regime totalitario.
Si tratta di un’iniziativa apolitica e aconfessionale. La partecipazione alla veglia è a titolo stretta- mente personale. Non sarà ammessa l’esposizione di simboli religiosi e/o politici.
IL COMITATO DIRETTIVO
La Manif Pour Tous Italia
Comunicato Stampa del 6 Agosto
Comunicato Stampa 5 Agosto
Comunicato Stampa 25.VII.2013
COMUNICATO STAMPA
La Manif Pour Tous Italia: “vegliare” sulla libertà di pensiero
Più di 500 i “veglianti” davanti a Montecitorio alla vigilia della discussione del progetto di legge Scalfarotto (PD) e Leone (PDL) contro l’omofobia e la transfobia. Giunti per dare voce ad una protesta che ha già assunto dimensioni internazionali: quella per la libertà di pensiero e di espressione. La manifestazione romana ha trovato, infatti, l’appoggio dei “Manif” francesi i quali contemporaneamente protestavano dinanzi l’ambasciata italiana a Parigi evidenziando un dissenso trasversale ai popoli e alle culture che non ha alcuna intenzione di cessare né diminuire.
L’iniziativa apolitica e aconfessionale si è tenuta a piazza Montecitorio all’indomani dell’inizio dell’iter parlamentare di discussione della proposta di legge sull’integrazione della Legge Mancino-Reale, promossa soprattutto dai parlamentari del PD e di SEL. Tale proposta, lo ricordiamo, andrebbe ad istituire il reato di discriminazione per motivi fondati sull’”omofobia” o “transfobia”, in aggiunta a quelli razziali, etnici, nazionali o religiosi, sanzionando i trasgressori con la reclusione fino a quattro anni. Nel reato di discrimi- nazione rientrano tutti quegli atti volti alla diffusione di un’opinione differente da quella di quanti affermano la legittimità del matrimonio omosessuale (e della relativa adozione o produzione mediante fecondazione artificiale di figli). L’approvazione della norma darebbe vita all’istituzione di un vero e proprio reato d’opinione. Si tratterebbe quindi di una “legge bavaglio”.
A tal fine i “veglianti” de La Manif Pour Tous ITALIA (in linea con gli iniziatori francesi di questo movimento, che si preannuncia di portata europea, con l’imminente adesione di altre nazioni) hanno voluto ribadire il diritto fondamentale di ogni cittadino a manifestare il proprio pensiero, garantito dall’art. 21 della Costituzione Italiana, la quale “riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
La rilevanza della manifestazione è apparsa fin dalla sua comparsa sul web e nella sua rapida diffusione nei social network. Le adesioni, in pochissimo tempo dalla nascita del movimento La Manif Pour Tous ITALIA, sono state numerose ed entusiastiche (soprattutto da parte di giovani).
I “veglianti” hanno voluto sottolineare ancora una volta il carattere del tutto aconfessionale e apolitico della manifestazione in particolare e del movimento in generale, evitando l’esposizione di ogni tipo di simbolo religioso o partitico.
IL COMITATO DIRETTIVO
La Manif Pour Tous Italia