“Lo ‘sciopero del cappuccino’ di Scalfarotto è un goffo tentativo ricattatorio dentro un dibattito che inParlamento e nel Paese sta maturando in serietà e consapevolezza, anche grazie alle questioni poste al Family Day del 20 giugno a Roma. L’ideologico ddl Cirinnà sulle unioni civili non trova pieno consenso dentro il Pd ancor prima che nell’opinione pubblica. Se si volesse davvero garantire il diritto di chiunque di convivere in pace e libertà, senza rottamare il matrimonio incentivando l’utero in affitto come fa il ddl Cirinnà, la polemica sui diritti civili in Italia sarebbe chiusa da un pezzo”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce dell’associazione pro-family La Manif Pour Tous Italia, circa la decisione del sottosegretario Pd Ivan Scalfarotto di iniziare lo sciopero della fame contro il dilungarsi del confronto parlamentare sulle unioni civili.
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COMUNICATO STAMPA – BUONA SCUOLA/MANIF POUR TOUS: CREATO BUCO NERO NEL PATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA
“La presenza del comma sulla cosiddetta educazione di genere crea un buco nero nel patto tra scuola e famiglia, che spalanca la porta alle sperimentazioni educative fondate sul Gender”. Lo afferma Filippo Savarese de La Manif Pour Tous Italia circa il voto in Senato sulla riforma sulla ‘Buona Scuola’.
“La promessa del Governo di rinforzare procedure per il consenso informato dei genitori circa queste attività – continua Savarese – non appare in grado di bilanciare l’enorme danno subito dall’intero sistema scolastico, che mette ancor più le famiglie in posizione difensiva nella già difficile battaglia per il diritto di educare liberamente i propri figli”.
“Amareggia la totale indifferenza del Parlamento verso le istanze di libertà espresse in piazza da un milione di persone”, conclude Savarese in riferimento alla manifestazione delle famiglie sabato scorso a Roma contro il Gender nelle scuole.
Rassegna Stampa Manifestazione 20 giugno 2015
Qui di seguito una rassegna stampa, necessariamente incompleta, riguardo l’evento che per molti versi può definirsi epocale.
Redazione
AGI1
AGI2
AGI 3
Parrocchia San G. Battista Istriano
Utero in affitto, La Manif Pour Tous Italia: Bene ricorso del Governo contro sentenza CEDU
Roma, 29 maggio 2015 – “Abbiamo raccolto più di 30 mila firme per chiedere al Governo di opporsi con forza alla sentenza della CEDU, che porta l’Italia nel grande mercato internazionale di figli tramite utero in affitto, e quindi siamo del tutto soddisfatti del risultato”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce de La Manif Pour Tous Italia, commentando il ricorso del Governo italiano contro la sentenza “Paradiso e Campanelli” del 27 gennaio scorso. Con questa, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva condannato l’Italia per l’allontanamento di un minore dalla coppia che lo aveva “acquistato” in Russia per 50 mila euro con la pratica dell’utero in affitto.
“L’Italia ha sottratto il bambino alla coppia perché comprare i figli è un crimine tremendo – afferma Savarese – e nessun bambino deve crescere con chi ha offeso la sua dignità umana dandole un prezzo. La sentenza “Paradiso” impedisce agli stati di punire chi compra i figli, creando uno spazio di tolleranza giuridica intorno alla pratica barbara dell’utero in affitto. Ci auguriamo che il Governo italiano tenga duro nel difendere davanti ai giudici la dignità dei nascituri, e che la Corte in secondo grado riveda radicalmente la propria giurisprudenza, o non avrà più niente da dire sul tema dei diritti umani”.
La Manif Pour Tous Italia: In Irlanda non ha vinto l’uguaglianza ma l’ideologia
Roma, 23 maggio 2015 - “In Irlanda non ha vinto l’uguaglianza ma l’ideologia, ed è una pessima notizia per l’Europa”. Queste le parole del portavoce dell’associazione pro-family La Manif Pour Tous Italia, Filippo Savarese, commentando l’esito del referendum in Irlanda sul matrimonio gay.
La Manif Pour Tous Italia mette in guardia il Partito Democratico. “Se credono di sfruttare questa vicenda per agevolare l’approvazione del matrimonio gay anche in Italia chiamandolo “unioni civili” – continua Savarese – fanno male i conti: porteremo in piazza il popolo per dire che ognuno ha il diritto di vivere in pienezza il proprio amore, ma che per il bene delle future generazioni mamma e papà non hanno uguali”.
Per l’associazione pro-family, “La famiglia formata da un uomo e una donna rimane la cellula elementare della società: questa è la ricchezza ineguagliabile che il matrimonio valorizza da millenni e deve continuare a testimoniare”.
Unioni civili, La Manif Pour Tous Italia: dal Presidente Grasso demagogica ignoranza della Costituzione
Roma, 20 maggio 2015 – “È inaudito che Pietro Grasso, dopo una lunga carriera in magistratura, si pronunci su un tema così delicato come quello del rapporto tra famiglia, matrimonio e unioni omosessuali con totale superficialità giuridica“. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce de La Manif Pour Tous Italia, commentando le parole pronunciate martedì dal Presidente del Senato al convegno “Diritti omosessuali, diversità come valore” a Palazzo Madama.
“Il Presidente Grasso – continua Savarese – saluta il ddl Cirinnà sulle unioni civili come la soluzione al presunto problema di eguaglianza formale tra coppie eterosessuali e omosessuali in Italia, eguaglianza che sarebbe addirittura imposta dall’articolo 3 della nostra Costituzione. Purtroppo per il Presidente, però, con la sentenza 138 del 2010 la Corte Costituzionale ha espressamente escluso che l’ineguale trattamento di queste coppie violi l’articolo 3, poiché, dice la Corte, le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio, in virtù della (potenziale) finalità procreativa che caratterizza solo quest’ultimo”.
La Manif Pour Tous Italia ribadisce quindi la propria assoluta contrarietà al ddl Cirinnà sulle unioni civili, in quanto vero e proprio matrimonio-bis destinato a scardinare l’intero sistema del diritto di famiglia, a cominciare dal diritto dei bambini di crescere con un papà e una mamma. Il diritto di ciascuno di condividere con chi si preferisce la propria esistenza può e deve essere assicurato dalla legge, ma senza minimamente confondere queste convivenze col matrimonio.
Referendum sul matrimonio gay in Irlanda, La Manif Pour Tous Italia: sostegno alle associazioni pro-family
“Ogni bambino merita un papà e una mamma, cioè merita la verità. Per questo esiste il matrimonio e per questo deve essere difeso dall’ideologia gender dell’indifferentismo sessuale”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce de La Manif Pour Tous Italia, commentando il referendum del prossimo 22 maggio in Irlanda sulla riforma del diritto di famiglia, che introdurrebbe nel Paese matrimonio e adozioni gay.
“Le associazioni Lgbt irlandesi – continua Savarese – hanno ricevuto finanziamenti per milioni di euro e l’appoggio di tutti i centri di potere e di informazione della società, mentre le associazioni pro-family subiscono aggressioni e intimidazioni. Per questo abbiamo deciso di inviare ai nostri amici una foto di sostegno scattata sabato 16 maggio sotto il Colosseo da un gruppo di nostri attivisti”.
ROMA. AGGREDITO RAGAZZO CON LA MAGLIETTA DE LA MANIF POUR TOUS ITALIA
Comunicato stampa Roma, 6 maggio 2015
Roma: vietato indossare la maglietta con il simbolo della famiglia. La Manif Pour Tous Italia denuncia aggressione
Indossava una maglietta che raffigura la famiglia. Questa la ragione dell’aggressione di cui è stato vittima un ragazzo di Roma, il pomeriggio del primo maggio scorso. Durante un picnic in un parco in zona Tiburtina, il ragazzo è stato insultato e strattonato, a causa della sua t-shirt con il logo de La Manif Pour Tous che rappresenta una famiglia che si tiene per mano. A denunciare l’accaduto è La Manif Pour Tous Italia, associazione nata con lo scopo di “garantire la libertà di espressione, preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”. L’aggredito racconta di essere stato circondato da tre persone (due uomini e una donna ), apostrofato e poi spinto a terra. “Questa maglietta te la devi togliere. Sei un fascista, sei un antiabortista e un cattolico integralista”, gli hanno gridato contro. Al suo rifiuto, in presenza di testimoni, gli è stata squarciata la t-shirt con violenza. Secondo la vittima, l’autore del gesto ha affermato di essere “gay e anarchico” e di voler picchiare quanti indossano magliette con quel simbolo. La Manif Pour Tous Italia si dichiara profondamente scossa dalla brutale aggressione. “Difendere la famiglia oggi, significa rischiare violenti attacchi personali – afferma Jacopo Coghe, presidente de La Manif Pour Tous Italia -. Quanto accaduto a Roma è un fatto gravissimo, che testimonia la volontà di intimidire chi sostiene un’associazione pro-family come la nostra, che tra l’altro è apartitica e laica. Siamo nati per promuovere la libertà di opinione – conclude Coghe – e per questo minacce e prepotenze non riusciranno a chiuderci la bocca”.
Ufficio stampa La Manif Pour Tous Italia:
press@lamanifpourtous.it
Cell. 393 8182082
UTERO IN AFFITTO, MANIF POUR TOUS ITALIA: SENTENZA STRASBURGO CONTRO I VALORI COSTITUZIONAL
La sentenza con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per l’allontanamento di un minore dalla coppia che lo aveva ottenuto sfruttando all’estero la barbara pratica dell’utero in affitto, allontanamento ratificato dai tre gradi di giudizio interni al nostro ordinamento, si pone in contrasto con i principi e i valori della Costituzione italiana.
Come sentenziato a novembre dalla Corte di Cassazione, che ha legittimato l’allontanamento di un altro minore all’esito di una simile vicenda, “il divieto di pratiche di surrogazione di maternità è certamente di ordine pubblico, come già suggerisce la previsione della sanzione penale, di regola posta appunto a presidio di beni giuridici fondamentali. Vengono qui in rilievo la dignità umana – costituzionalmente tutelata – della gestante e l’istituto dell’adozione (…) governato da regola particolari poste a tutela di tutti gli interessati, in primo luogo dei minori (…)” (Cass. Sez. I Civ. sent. 24001/14).
La sentenza della Corte di Strasburgo non riguarda in alcun modo il merito delle leggi vigenti in Italia, che vietano e puniscono il ricorso alla maternità surrogata, e sono quindi destituite di ogni fondamento le pressioni strumentali che già invocano interventi del Parlamento.
La Manif Pour Tous Italia chiede al Governo italiano di opporsi con forza alla sentenza per salvaguardare l’ordine pubblico dell’ordinamento italiano e il più rilevante valore di dignità umana espresso dalla nostra Costituzione, gravemente leso dalla pratica dell’utero in affitto. La Manif chiede inoltre che lo stesso Governo si faccia promotore in tutte le sedi internazionali di un comune sforzo per porre un argine all’inquietante mercato dei figli in atto.
La Manif Pour Tous Italia